Nuovo diritto di famiglia

È  ormai da diversi anni che si discute in Parlamento sulla regolamentazione del nuovo diritto di famiglia allargandolo alle copie di fatto e alla convivenza solidale tra soggetti dello stesso sesso.

Sembrerebbe di essere giunti alla volata finale con il disegno di legge Cirinnà.

Il tema è fonte di sensibili divisioni culturali e di costume tra gli italiani e soprattutto tra le forze politiche, particolarmente per l’adozione di figli di uno dei partner in caso di morte del genitore naturale. La discussione sui mass media si accentra sostanzialmente su tale argomento, come se il ddl trattasse solo questo tema.

Professione in Famiglia, rispettosa di ogni posizione in merito, intende fornire una sintesi di quanto prevede la proposta, al fine che ognuno possa liberamente costruirsi una opinione oggettiva in merito.

Alcuni dati

L’Istat quantifica in un milione le copie conviventi in Italia e in 900.000 i matrimoni avvenuti dopo una convivenza. I dati sono riferiti all’anno 2000 e segnala una forte crescita rispetto al decennio precedente.

Secondo i sondaggi condotti da IPR Marcketing, il riconoscimento delle unioni civili eterosessuali vede favorevoli il 74% degli italiani. Cala al 46% quando riguarda gli omosessuali e i contrari al 40%. Solo il 38% è favorevole ai matrimoni gay e solo il 15% sarebbe favorevole all’adozione da parte di copie omosessuali.

Cosa prevede il DDL Cirinnà ?

  • Istituisce nel diritto di famiglia anche la formula di Unione Civile equiparandola al matrimonio.
  • Tale forma dovrà essere formalizzata in comune.
  • Tutti i diritti previsti nel matrimonio valgono anche per le unioni civili.
  • L’articolo più controverso è quello che riguarda l’estensione della responsabilità genitoriale sul foglio/i del partner. Questo articolo permette l’adozione cosiddetta “ non legittimante” dei figli del partner. Viene esclusa l’applicabilità dell’istituto dell’adozione legittimante: per le copie dello stesso sesso unite civilmente non sarà possibile, quindi, adottare dei bambini che non siano già figli di uno dei o delle componenti della coppia. È un particolare tipo di adozione tale per cui, chi adotta non acquista diritti successori nei confronti dell’adottato, ma assume tutti i doveri che incombono sul genitore nei riguardi del figlio.
  • Si prevede anche il riconoscimento delle “ Convivenze di fatto”. In sostanza due persone possono contrarre un contratto di convivenza in cui si definiscano le condizioni patrimoniali e si possa designare al partner diritti quando emergano problemi legati alla malattia, locazione, carcere o decesso. Il contratto può essere sciolto.

Rispondi