Non tutti sanno cosa sia l’”Au Pair” o meglio, le famiglie che hanno figli che si sono recati all’estero per motivi di studio lo hanno utilizzato.
Il termine viene coniato in Francia e in italiano si chiama “Ospitalità alla pari” ed è regolata da una legge specifica dal 1973 ma poco applicata perché sconosciuta.
Non è infatti raro che l’ospitato senza apposito contratto alla pari, sollevi un contenzioso con l’ospitante su lavoro nero domestico e vinca in giudizio.
Professione in Famiglia si è fatta carico del problema regolando attraverso un contratto collettivo nazionale i diritti e i doveri degli ospitanti e degli ospitati.
- Modalità della stipula del contratto alla pari (previsto dalla legge)
- I lavoretti che possono essere svolti dallo studente come scambio per l’ospitalità
- Il compenso ricevuto che non può essere inferiore a quello di una babysitter
- Il diritto alla frequenza agli studi
- Il dovere di mantenere un comportamento dignitoso e riceverlo di conseguenza
- L’orario delle prestazioni di scambio
- Le coperture assicurative
- La camera di compensazione per dirimere contenziosi
- I periodi di vacanza e trasferimento
Tutto questo per i giovani stranieri che giungono in Italia e per le famiglie ospitanti, ma sarebbe altrettanto utile conoscere le condizioni e le norme per i giovani italiani che si recano all’estero.
Non sono rari infatti personaggi senza autorizzazione e scrupolo che speculano sull’ignoranza delle famiglie, garantendo a parole soluzioni ideali contrastanti poi con la realtà.
Per questi motivi abbiamo costituito un apposito dipartimento e stretto rapporti con le associazioni o agenzie interculturali che intermediano la domanda e l’offerta di ospitalità internazionale.
Silvia Tamaro è la nostra responsabile del dipartimento e potrà fornire tutte le informazioni sul tema.
email:info@romaaupair-in-out.com
cell. 3337652651