Hai ricevuto una lettera da un legale o da un sindacato dove ti vengono richieste differenze salariali per la tua ex domestica (colf, badante, baby sitter, etc)?

Si tratta di una vertenza, e ciò vuol dire che probabilmente c’è o c’è stata qualche irregolarità nella forma contrattuale oppure il contratto stesso non è stato completamente rispettato. Oppure si tratta di una richiesta illegittima. 

Come comportarsi? Innanzitutto evitare nel modo più assoluto di cercare soluzioni “personali” che non hanno alcun peso giudiziario e qualunque tentativo in questa direzione non farà che peggiorare la vostra situazione e avvalorerà le accuse che vi sono state mosse.

La difesa va impostata nel modo corretto e per fare ciò occorre avvalersi di professionisti. Professione in Famiglia ti può tutelare dal punto di vista legale e sindacale, rappresentandoti nel contenzioso come previsto dalle norme di legge in vigore. 

La nostra consulenza, nelle varie fasi del rapporto di lavoro, ti può aiutare a non incappare in comportamenti “rischiosi”, tutelandoti da successive rivalse, perché spesso le irregolarità sono dovute a inesperienza o leggerezza piuttosto che a malafede.

Il servizio di Professione in Famiglia viene fornito ai soli soci iscritti.

La famiglia formalizza con l’iscrizione il mandato di rappresentanza per la negoziazione della lite. Essa verrà iscritta come socio sostenitore (120 euro) e un contributo straordinario corrispondente al 10% della differenza tra quanto richiesto dalla lavoratrice e quanto transato in via definitiva. Il 10% non potrà superare 400 euro.

Ti invitiamo a consultare alcuni dei casi più classici di vertenza dal menu qui sulla destra e a iscriverti e contattarci per avere assistenza specifica sul tuo caso: servizi@professioneinfamiglia.it. Sarai ricontattato da un nostro responsabile.