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Baby sitter

Chi è e cosa fà

L’assistente per l’infanzia, comunemente chiamata baby sitter, si dedica alla cura di minori presso l’abitazione del datore di lavoro.

Come si configura il rapporto di lavoro

Il datore di lavoro è la persona che si assume l’onere del rapporto, per sé o per altra persona, quindi può essere un familiare del minore.

Il datore di lavoro deve adempiere ai seguenti obblighi:

La retribuzione della baby sitter è commisurata al livello professionale e alla quantità di ore lavorate.

La baby sitter può essere assunta in una determinata fascia oraria giornaliera oppure in regime di convivenza. All’atto dell’assunzione nel contratto deve essere riportato il regime di orario concordato.

La baby sitter deve ricevere dal datore di lavoro regolare busta paga e dichiarazione reddituale annua (CU), e al termine del rapporto di lavoro avrà diritto al trattamento di fine rapporto (TFR).

La baby sitter può essere assunta esclusivamente da una famiglia o da un’agenzia di somministrazione lavoro.

Non ha obblighi di presentare certificazioni anti pedofilia.

Agevolazioni fiscali e sussidi

Valgono le regole relative all’assistenza di persona autosufficiente per la detrazione d’imposta, quindi la detrazione fiscale è di € 1.100.

Vi possono essere delle agevolazioni comunali attraverso voucher dedicati.

Rischi e contenziosi

Il rischio più ovvio in cui può incorrere la famiglia che assume una baby sitter è quello derivante dalla “non messa in regola” totale o parziale. Il lavoro domestico non dichiarato interamente o parzialmente è pesantemente sanzionato dall’INPS.

È sufficiente che la lavoratrice denunci il lavoro irregolare per fare scattare le ispezioni e le sanzioni.

Nell’anno 2016, le vertenze sindacali e le denunce giudiziarie sono cresciute del 57% rispetto all’anno precedente.

Tutti gli obblighi di legge sono in capo al datore di lavoro.

In caso di vertenza, al normale riconoscimento economico verso la lavoratrice si aggiungono gli interessi e i costi legali.

Per evitare di incorrere in tali sanzioni è necessario:

In caso di ricevimento di vertenza sindacale, è bene rivolgersi subito a personale esperto e competente presso i nostri uffici, ed evitare di cercare soluzioni extragiudiziali che non hanno alcun valore legale.

Nella fase di ricerca della baby sitter è bene prestare molta attenzione a che le strutture e organizzazioni specializzate a cui ci si rivolge siano autorizzate a svolgere i servizi di intermediazione lavoro.

In caso contrario i rischi sono notevoli, infatti se chi ti fornisce la baby sitter attraverso un corrispettivo economico non ha l’autorizzazione per farlo, potresti essere chiamato a rispondere per truffa ai danni della lavoratrice e dello Stato e la lavoratrice potrebbe aprire un contenzioso nei tuoi confronti per mancato pagamento delle retribuzioni o, in caso di infortunio, l’INAIL potrebbe rivalersi su di te. Se poi la lavoratrice fosse extracomunitaria non regolarizzata, potresti essere accusato di favoreggiamento della clandestinità.

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