Sussiste un fenomeno di persone anziane con la pensione bassa, ma con la proprietà di unità abitative sovradimensionate alle loro esigenze, al tempo stesso inadeguate alla bisogna. Il caso più frequente è l’appartamento a piani alti senza ascensore.

Si è di fronte ad una certa ripresa del mercato della vendita della nuda proprietà.

E’ una soluzione che assicura risorse, ma solo in parte risolve i problemi delle persone interessate.

Da un documenti sindacali  si ricava che oltre un milione e 200 mila persone di oltre 65 anni vivono sole disponendo di abitazione con 4 e più vani.

Andrebbero organizzate soluzioni da concretizzarsi in una gamma di offerte quali: una abitazione più piccola (in affitto o proprietà), ma dotata della demotica necessaria; un vitalizio piuttosto che un pacco di soldi; una polizza assicurativa che intervenga in caso di non autosufficienza; un prestito vitalizio garantito da ipoteca da saldare con gli eredi. Per ogni soggetto si potrebbe adottare una combinazione tra diverse soluzioni.

Una tale problematica potrebbe essere gestita da agenzie che mettano insieme le competenze della banca, della compagnia di assicurazione, della agenzia immobiliare in una relazione giusta e di controllo con gli Enti locali, sindacati e associazioni in funzione di promozione, organizzazione e controllo.

Nel mese di Luglio, il Senato ha approvato un  DdL relativo al “Prestito Ipotecario Vitalizio “, è un passo parziale nella direzione da noi indicata.