L’abolizione del servizio di leva militare obbligatorio ha levato una spinta che c’era a scegliere il servizio civile alternativo motivato con l’obiezione di coscienza.
Sarebbe bene riaffrontare il tema senza escludere di renderlo obbligatorio per maschi e femmine. Lo ha recentemente proposto Romano Prodi.
Potrebbe limitarsi a sei mesi con margini di scelta riguardo a quando collocarli per conciliare altre esigenze dei soggetti. Due mesi potrebbero essere di formazione anche semplicemente finalizzata a nozioni di pronto soccorso (si pensi a quanti infortunati della strada vengono uccisi dalla imperizia dei soccorritori improvvisati) e assistenza geriatrica.
Nel resto del periodo lavori utili compresa assistenza a soggetti non autosufficienti. Sarebbe un aiuto concreto alle famiglie. Si pensi inoltre al contenuto educativo di un’opera che si concretizzi nella pulizia di una persona anziana.
Il finanziamento della operazione potrebbe realizzarsi anche con una tassa a carico di chi intendesse sottrarsi al servizio.
Anche il Governo tratta la materia nelle sue proposte di “Linee guida per una Riforma del Terzo Settore”.