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Grande interesse per il convegno di Piacenza su “Ospedali Sicuri”

Ieri, 10 giugno, si è svolto il convegno promosso da AGCI e Professione in Famiglia sul contrasto al lavoro nero nelle strutture ospedaliere.

Un saluto non formale è stato portato dal vice Sindaco di Piacenza, ringraziando i promotori di aver scelto questa città come esempio virtuoso nel contrasto al lavoro irregolare.

Molte le personalità presenti alla tavola rotonda e in sala ( Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro), a dimostrazione del fatto che il fenomeno del lavoro nero negli ospedali merita la giusta attenzione sotto molti profili.

Per le strutture ospedaliere la maggiore garanzia di poter fornire il servizio sanitario, valorizzando l’ausilio di familiari e personale qualificato, nonché monitorare i flussi di accesso negli orari extra visite per garantire con efficacia eventuali interventi di soccorso.

Per le famiglie e i degenti di poter beneficiare di una presenza di ausilio con personale riconosciuto e monitorato.

Per le imprese e le lavoratrici di poter fornire un servizio nella piena legalità contrattuale.

Altrettanto numerosa la presenza delle imprese cooperative e delle parti sociali.

Il Sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento si è assunto l’onere di sensibilizzare il Ministro della Salute al fine di poter orientare tutte le strutture sanitarie a deliberare appositi regolamenti e valutare la positiva esperienza di Piacenza.

La Deputata Paola De Micheli, componente la V Commissione Parlamentare, ha ringraziato i promotori del convegno e rinnovato l’impegno nel ricercare forme condivise nel Parlamento per trovare soluzioni che contrastino il lavoro irregolare e aiutino le famiglie in stato di bisogno.

 

L’Assessore alla Sanita Emilia Romagna, Sergio Venturi, ha confermato l’impegno della Regione di proseguire l’azione intrappresa da oltre 20anni nel contrastare il fenomeno dell’irregolarità e del lavoro nero negli ospedali. Impegno che trova maggior forza dell’adozione del software adottato nell’ospedale piacentino.

Il Direttore Generale dell’AUSL di Piacenza, Luca Baldino, ha motivato le scelte che hanno portato ad adottare il sofware di monitoraggio dei flussi extra sanitari nell’ospedale di Piacenza, evidenziando gli effetti positivi della trasparenza negli accreditamenti delle imprese e sul contrasto all’illegalità, garantendo il diritto ai ricoverati e ai loro familiari, nonché il miglioramento delle prestaazioni sanitarie.

Il Segretario nazionale dalla UIL FPL, Bartolomeo Perna, oltre ad arricchire il dibattito con esempi concreti di sfruttamento delle lavoratrici chiamate a fornire servizi notturni negli ospedali e delle forme di caporalato esistenti, ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare la contrattazione collettiva nel settore, come ad esempio quella trovata nel ccnl delle cooperative sociali e nella regolamentazione dei cococo per gli operatori d’aiuto.

Aldo Amoretti, Presidente di Professione in Famiglia, ha puntializzato la necessità di sensibilizzare le parti politiche e sociali ad assumere con maggiore convinzione il fenomeno dell’assistenza di ausilio alle persone non più autosufficienti, legiferando la possibilità di defiscalizzare il costo sostenuto dalle famiglie per i servizi di ausilio familiare come quello delle badanti e degli operatori d’aiuto, valorizzando il ruolo delle cooperative sociali e operare una sanatoria per i lavoratori extracomunitari del settore in condizione di clandestinità forzata.

Brenno Begani, Presidente nazionale di AGCI, ha concluso i lavori del convegno, ringraziando i partecipanti e sottolineando quanto sia importante non lasciare cadere gli impegni assunti durante il dibattito. Solo un’azione coesa di tutti i soggetti coinvolti può permettere di risolvere questi problemi. L’AGCI con la proprie cooperative associate si assumerà appieno questa responsabilità.

Di seguito le varie interviste e la riproduzione integrale del convegno

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Convegno

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