Scongiurato il trasferimento forzato per 31 anziani

Grazie all’intervento di Professione in Famiglia e al senso di responsabilità della casa di riposo e della regione Lazio, si è scongiurato il trasferimento “ forzato” di 31 anziani ospitati in una casa di riposo di Roma che aveva avviato le procedure per la trasformazione in Residenza Sanitaria Assistenziale.

Le norme infatti prevedono che gli ospiti di una casa di riposo siano autosufficienti ma, come si può intuire, il grado di autonomia di chi viene ricoverato in una casa di riposo è sempre molto discutibile e ai limiti della non autosufficienza.

Può altresì capitare che all’atto del ricovero, la condizione psico-fisica sia ancora accettabile ma facilmente destinata ad aggravarsi.

Applicando con estrema rigidità la norma, si sarebbe rischiato di vanificare le autorizzazioni per la trasformazione della struttura perché in presenza di soggetti non autosufficienti.

Per questo si prefigurava la possibilità di trasferire gli ospiti in altre strutture il tempo necessario per le verifiche ispettive, generando notevoli problemi psico-fisici per gli anziani e disagi per i familiari, considerando che le altre strutture distavano circa 100 km.

La cosa sembrava senza via d’uscita ma, anche grazie al nostro intervento, sono state riconsiderate le norme procedendo ad una visita preventiva degli anziani e, quandanche si fossero riscontrate condizioni di non autosufficienza cronicizzata, sarebbero state adottate procedure assistenziali specifiche in attesa dell’ottenimento definitivo della trasformazione in RSA della struttura.

La storia ha avuto un finale positivo. La struttura è stata autorizzata senza il trasferimento degli anziani.

Su esplicita richiesta delle famiglie ci è stato richiesto di non divulgare il nome della struttura per rispetto e tutela degli anziani ospitati .

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