Professione in Famiglia incontra le imprese

Oltre 60 aziende associate e non a Professione in Famiglia hanno discusso a Milano, Verona e Firenze sulla realtà del settore dell’assistenza domiciliare e le sue prospettive.

Si è discusso di assistenza agli anziani, ponendo l’attenzione alle forme di intervento pubblico socio-sanitario scarsamente sufficienti a garantire il fabbisogno necessario.

Anche il ruolo dei caregiver famigliare necessita di un supporto e ausilio ma che trova risposte solo attraverso la ricerca di un domestico ( badante). Una figura a cui non compete la funzione di intervento socio sanitario ma gli si viene comunque richiesto.

Non a caso la statistica del settore domestico continua a registrare la crescita delle badanti e il calo delle colf. La società invecchia precocemente e non trova adeguate risposte se non a costi sostenuti.

I presenti hanno potuto testimoniare una netta crescita nella domanda di servizi qualificati e specilaizzati, forniti anche grazie alla figura dell’Operatore d’aiuto.

Ecco perché la Proposta di Legge presentata in Parlamento dai deputati del Partito Democratico Misiani e Carnevali hanno riscontrato palese condivisione tra i partecipanti. Una proposta che permetterebbe alle famiglie di risparmiare il 30% dei costi di assistenza forniti da badanti o da Operatori d’aiuto a soggetti non più autosufficienti.

I Deputati, presenti a Milano, hanno evidenziato quanto sia importante migliorare le prestazioni pubbliche socio-sanitarie-assistenziali ma anche fornire un supporto fiscale per i servizi di ausilio che le famiglie si trovano a sostenere.

La discussione si poi orientata verso le forme di aiuto alle famiglie con figli minori, relativamente alla funzione che potrebbe fornire la Tagesmutter.

Tale figura professionale potrebbe garantire un aiuto concreto per l’assistenza educativa alle famiglie con minori. Un servizio fornito presso l’abitazione della Tagesmutter, debitamente autorizzata.

DOMUS, l’associazione che rappresenta tale figura professionale, ha avuto la possibilità di fornire nei minimi dettagli le norme di legge esistenti.

Infine si è esaminato il crescente fenomeno delle Case Famiglia, una forma di ospitalità fornita ad anziani autosufficienti in strutture debitamente attrezzate.

La discussione ha evidenziato le lacune normative in carico ai singoli Comuni senza una chiara normativa di riferimento, se non per la Regione Emilia Romagna. Lacune che non garantiscono livelli adeguati di assistenza agli ospitati o sono impropriamente equiparate a strutture sanitarie.

In ultima analisi, le imprese presenti hanno fatto rilevare il crescente interesse derivante dal welfare aziendale. Una forma di assistenza verso i lavoratori dipendenti in crescita ma ancora scollegata al fabbisogno di assistenza e più orientata al consumo di beni voluttuari che rischiano di pregiudicare le attuali agevolazioni fiscali.

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