Da oggi 1/12/2017 parte il REI ( Reddito di Inclusione Sociale)
Non si tratta di un semplice sussidio ma anche un aiuto finalizzato al reinserimento sociale e al lavoro attraverso uno specifico progetto personalizzato.
Si stima che potranno beneficiare del Rei circa 500.000 famiglie, e cioè circa 1,8 milioni di persone, di cui 700.000 sono minori.
La decisione è stata il frutto di un accordo (Memorandum) tra il Governo e l’Alleanza conto la povertà, alla quale Professione in Famiglia aderì sin dal 2013.
Le famiglie che vivono in condizione di povertà potranno rivolgersi presso il proprio comune per presentare la domanda dal 1 dicembre 2017 e che decorrerà dal 1 gennaio 2018.
Chi ne ha diritto?
Potranno accedere al Rei le famiglie con valore ISEE non superiore ai 6mila euro, indicatore ISRE non superiore ai 3mila euro, patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non superiore ai 20mila euro. E un patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro. Per il patrimonio immobiliare la soglia si riduce a 6mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8mila euro per i nuclei composti da due persone.
A quanto ammonta il REI?
Chi ha diritto al REI potrà beneficiare di un importo variabile secondo le dimensioni famigliari e altre variabili. Il sussidio sarà caricato mensilmente sulla Carta Rei. Metà potrà essere prelevato in forma di contante e l’altra metà speso presso negozi convenzionati. Ogni mese verrà ricaricata automaticamente.
Non potrà essere sommato ad altri sussidi di assistenza, con l’esclusione dell’assegno di accompagnamento.
Per il 2018, l’assegno Rei non potrà superare i 485 euro mensili