Professione in Famiglia incontra l’Ispettorato del Lavoro di Torino

Ieri, 14 giugno, la nostra associazione ha incontrato dirigenti dell’Ispettorato del lavoro di Torino per presentare l’accordo sindacale che regolamenta l’Operatore di aiuto, l’attività svolta come intermediazione di lavoro domestico tramite le quattro sezioni del territorio e le proposte per contrastare il lavoro nero e irregolare.

Nello specifico si è precisata l’intenzione di creare le condizioni perché i servizi extra sanitari di assistenza alla persona, prevalentemente forniti da lavoratrici domestiche, possano essere trovati presso imprese debitamente autorizzate.

Tale scelta è stata generata dalla volontà di fare emergere il lavoro nero e irregolare che dilaga nel settore, a danno delle famiglie, delle lavoratrici e delle imprese che intendono fornire servizi nel pieno della legalità.

L’aiuto verso le famiglie si concretizza anche attraverso l’agevolazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro domestico. Essendo PF regolarmente autorizzata dal Ministero del Lavoro, può svolgere una funzione di selezione del personale e aiutare le famiglie nel districarsi tra i meandri della burocrazia, evitando spiacevoli sorprese durante il rapporto di lavoro.

Il crescente grado di rappresentatività dell’associazione e dell’utilizzo dello strumento contrattuale conferma la lungimiranza delle politiche associative che richiedono necessariamente un maggior coinvolgimento degli attori preposti a governare il settore. Tra questi gli organi ispettivi con i quali si intende costruire un rapporto di collaborazione per il futuro.

Gli interlocutori hanno preso atto delle nostre intenzioni, confermando che il settore dell’assistenza alla persona denota forme di palese irregolarità e lavoro nero.

Sarà intenzione di PF e UILFPL presentare nei prossimi mesi, uno studio analitico della situazione torinese, sul quale chiamare a maggiore responsabilità le parti sociali e istituzionali del territorio.

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