Oggi, 8 febbraio, la presidenza di Professione in Famiglia ha incontrato il Presidente Giuseppe Guerrini di Federsolidarietà, rappresentante delle cooperative sociali e aderente a Confcooperative.
Il confronto ha approfondito le tematiche relative all’assistenza socio-sanitaria, in particolare per coloro non più in grado di essere autosufficienti e più precisamente per gli aspetti di assistenza extra sanitari.
Le parti concordano sulla necessità di un maggiore impegno pubblico sul terreno della prevenzione e dell’assistenza ma anche su quello fiscale per agevolare il servizio extra sanitario di assistenza alla persona.
Condividono altresì che il servizi di assistenza famigliare debbano e possano essere integrati tra le prestazioni tipiche dell’imprese cooperative, ciò al fine di fornire un servizio qualificato alle famiglie, per una maggiore tutela delle lavoratrici del settore e per l’emersione dal lavoro irregolare.
Professione in Famiglia ha quindi voluto precisare che l’accordo sindacale che regolamenta l’operatore d’aiuto è stato raggiunto per fornire alle imprese del settore uno strumento lecito, anche a tutela delle famiglie. Con ciò non intende in alcun modo sostituirsi al ruolo di agente contrattuale rappresentato autorevolmente dalle centrali cooperative e dai sindacati confederali. Auspica infatti che nell’attuale rinnovo contrattuale si trovino i giusti equilibri per dare soluzione al problema, fornendo il proprio contributo in qualità di rappresentante delle famiglie, utilizzatrici del servizio.
Guerrini, nel precisare che da anni Federsolidarietà è in prima fila per fornire lo strumento contrattuale in grado di regolamentare la figura dell’assistenza famigliare nel settore socio -sanitario assistenziale, ritiene ancora attuale tale traguardo, giudicando il fenomeno in ulteriore espansione negli anni che verranno.
Le parti si sono lasciate con l’auspicio di approfondire l’argomento e ricercare le forme di collaborazione reciproca.