Oggi, lunedì 28 novembre è stato sottoscritto un nuovo accordo sindacale nazionale che regolamenta le collaborazioni coordinate e continuative per gli operatori d’aiuto.
L’intesa è stata sottoscritta con il sindacato UIL Federazione Poteri Locali, tra i firmatari del contratto nazionale delle cooperative sociali e dei settori collaterali di assistenza socio sanitaria.
L’accordo integra alcuni aspetti significativi del precedente contratto.
In particolare:
- il regime retributivo giornaliero e mensile
- la prestazione del servizio in convivenza
- la costituzione di un ente bilaterale
- la stabilizzazione occupazionale
L’aver regolamentato i valori forfettari giornalieri e mensili, permette di rispondere al meglio alla fortissima domanda di assistenza prolungata proveniente dalle famiglie e aumenta le occasioni di lavoro degli operatori d’aiuto e il relativo reddito.
Per tali condizioni è stato regolamentato anche il regime di convivenza presso l’abitazione dell’assistito e le relative condizioni di vitto e alloggio e gli aspetti di cambio temporaneo del domicilio.
La novità assoluta in ambito alle forme mutualistiche regolamentate bilateralmente tra lavoratori e imprese nei vari contratti collettivi è la previsione di fornire prestazioni anche alle famiglie/clienti.
Per la prima volta si permette ai soggetti che beneficiano dei servizi di assistenza di entrare nel sistema contrattuale, beneficiando di servizi e convenzioni.
Tutto ciò è stato possibile per le peculiarità del settore ma anche per il ruolo di rappresentanza che Professione in Famiglia ha avuto nella negoziazione e nella stesura del contratto.
Il punto di maggiore interesse per i lavoratori è la stabilizzazione occupazionale.
L’accordo prevede il diritto di precedenza per gli operatori d’aiuto che abbiano avuto un rapporto di collaborazione di almeno due anni in azienda , per accedere nell’organico dell’impresa come lavoro stabile.
In sostanza, qualora l’azienda dovesse sostituire o incrementare l’organico, dovrà preventivamente chiedere la disponibilità all’operatore d’aiuto permettendole di accedere a corsi professionali di specializzazione.
L’accordo prevede infine specifici momenti di confronto aziendale, interaziondale e/o territoriale per il perfezionamento applicativo dell’accordo.